Angela Carter

Angela Carter, nata Angela Olive Stalker nel 1940, era una romanziera, giornalista, autrice di racconti brevi e poeta inglese. Era nota per i suoi lavori picareschi, realisti magici e femministi. Nata a Eastbourne, Carter fu evacuata da bambina per andare a vivere nello Yorkshire con sua nonna materna. Durante l'adolescenza, lottò contro l'anoressia. Iniziò la sua carriera come giornalista sul Croydon Advertiser, seguendo le orme di suo padre. Carter frequentò l'Università di Bristol, dove studiò letteratura inglese. Si sposò due volte, la prima nel 1960 con Paul Carter e poi nel 1977 con Mark Pearce, con cui ebbe un figlio.

La carriera di scrittura di Carter decollò negli anni '60, con la pubblicazione del suo primo romanzo, "Shadow Dance", nel 1965. Ottenne consensi e popolarità con il romanzo "The Bloody Chamber". Nel 1969, dopo aver vinto il Somerset Maugham Award, Carter si trasferì in Giappone, un'esperienza che, secondo lei, l'ha radicalizzata e fatta capire cosa significasse essere una donna. Ha scritto delle sue esperienze in Giappone nel romanzo "Nothing Sacred" e nella raccolta di racconti "Fireworks: Nine Profane Pieces". Carter è stata anche una prolifica scrittrice di fiction e ha contribuito con molti articoli a vari giornali e riviste. Era attivamente coinvolta nell'adattare i suoi lavori per il cinema e la radio, con due delle sue fiction adattate per lo schermo: "The Company of Wolves" e "The Magic Toyshop."

Carter ha trascorso gran parte degli anni '70 e '80 come scrittore residente in varie università, tra cui l'Università di Sheffield, Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università dell'Anglia orientale. Era fluente in tedesco e francese, che le ha permesso di esplorare gli Stati Uniti, l'Asia e l'Europa. La sua scrittura è stata controversa e audace e lei era nota per le sue opinioni femministe e radicali. Il lavoro di Carter è stato ampiamente riconosciuto ed ha vinto diversi premi per la sua scrittura, tra cui il James Tait Black Memorial Prize per la letteratura per il suo romanzo "Nights at the Circus". Carter è morta nel 1992 all'età di 51 anni dopo una battaglia contro il cancro ai polmoni. Il suo necrologio su The Observer la descrisse come "l'opposto del parrocchiale" e qualcuno che "voleva sapere di tutto e di tutti, e di ogni posto e di ogni parola".